Non sono vegana (e neppure vegetariana), ma il mio orto straripa.
Apprezzo il silenzio, ma non l’isolamento.
Non vesto esclusivamente ecobio, ma la mia pelle accetta solo il cotone.
Vivo in una casa immersa nella campagna, a due passi dalla città.
Non penso che il progresso sia distruzione,
ma sì, qualcosa nel tempo è andato perso.
Rispetto la natura, ma soprattutto le idee degli altri.
Ritengo l’autoproduzione un modo divertente e intelligente
per affermare la propria libertà, prendersi cura di se stessi,
di chi ci è vicino e ovviamente dell’ambiente.
FRANCESCA GUIZZO, Treviso
Designer e illustratrice con la passione per l’autoproduzione.
Per contatti e press kit: info@bricourbanthings.com
Questo progetto nasce dall’esigenza di trovare una strada parallela al mondo digitale dove sono immersa quotidianamente per la mia professione. Una strada da percorrere ogni volta che i miei occhi sono saturi di pixel, alla riscoperta della manualità artigianale.
Così ho cominciato a riciclare la carta in casa: sono bastati un telaio in legno, acqua, qualche spugna e i fogli dei disegni cestinati che raccolgo nel mio ufficio.
Al riciclo della carta straccia, ho affiancato lo studio delle tecniche di cosmetica artigianale e degli altri campi legati all’autoproduzione scoprendo così una passione che non sapevo di avere.
Economia domestica in chiave contemporanea
Tempo fa, quando la tipologia di istruzione era differenziata in base al sesso, l’economia domestica veniva insegnata sui banchi di scuola formando generazioni e generazioni di preparatissime casalinghe.
Nello scenario attuale, dove la necessità è diventata quella di combinare un lavoro a tempo pieno e la gestione della casa, con la crisi che incombe sui nostri portafogli e l’ambiente che ci chiede aiuto… senza distinzione di sesso o età ecco che l’economia domestica torna un argomento contemporaneo.
Il primo obiettivo che si pone questa disciplina è l’autosufficienza (o quella che oggi chiamiamo autoproduzione), un termine che personalmente mi piace molto perché correlato al concetto di indipendenza.
Si tratta quindi di imparare trucchi e tecniche per curare la propria casa e chi la abita, con il vantaggio di evitare sprechi inutili di fatiche, tempo e denaro.
Coltivare un piccolo orto (anche sul balcone), evitare l’assunzione di una domestica o altre persone esterne organizzando in maniera più efficiente le faccende, preparare marmellate e altri prodotti a lunga conservazione, formulare i propri detersivi e qualche semplice cosmetico, curarsi con l’erboristeria, diventare abili nel bricolage e nei piccoli lavori di riparazione.
Con tutto questo “saper fare” se ne guadagnerà sicuramente in autostima, ma soprattutto in salute e qualità della vita, in organizzazione e in risparmio economico, così con quanto messo da parte ci si può premiare periodicamente con un bel viaggio in giro per il mondo. 🙂