Nell’ultimo capitolo ti ho raccontato come progettare un orto modulare: un metodo semplice che renderà più agevole ed esteticamente gradevole la coltivazione.
Se hai letto tutti gli articoli precedenti avrai deciso anche cosa e quanto piantare, quindi non ti resta che preparare l’aiuola e passare all’azione!
Un buon terreno
Struttura del terreno ideale
Il terreno è composto essenzialmente da due gruppi particelle: uno di origine minerale, derivante dalla disgregazione e trasformazione della roccia madre che comprende sabbia, limo e argilla; l’altro, di origine biologica, rappresentato dalle sostanze umiche (o humus). In presenza di determinate condizioni, queste particelle si aggregano formando le zolle di terra, le quali si caratterizzano per forma, dimensione, composizione chimica, capacità di resistere alle sollecitazioni prodotte da pioggia, vento, calpestio. Tra le zolle e dentro le zolle c’è una rete di canali in cui acqua ed aria possono circolare e nei quali le radici e gli organismi terricoli possono crescere o muoversi. Le zolle di terra possono resistere alle sollecitazioni prodotte dalle piogge e dal calpestio soprattutto grazie alla presenza dell’humus che è il più potente agente aggregante per le particelle di terreno.
Struttura del terreno ideale
Il terreno è composto essenzialmente da due gruppi particelle: uno di origine minerale, derivante dalla disgregazione e trasformazione della roccia madre che comprende sabbia, limo e argilla; l’altro, di origine biologica, rappresentato dalle sostanze umiche (o humus). In presenza di determinate condizioni, queste particelle si aggregano formando le zolle di terra, le quali si caratterizzano per forma, dimensione, composizione chimica, capacità di resistere alle sollecitazioni prodotte da pioggia, vento, calpestio. Tra le zolle e dentro le zolle c’è una rete di canali in cui acqua ed aria possono circolare e nei quali le radici e gli organismi terricoli possono crescere o muoversi. Le zolle di terra possono resistere alle sollecitazioni prodotte dalle piogge e dal calpestio soprattutto grazie alla presenza dell’humus che è il più potente agente aggregante per le particelle di terreno.
Perchè fertilizzare
In generale, nell'orto familiare, viene consigliato d'interrare il fertilizzante una sola volta all'anno, a fine inverno/inizio primavera, in occasione dei lavori preparatori del terreno in vista delle prime semine/trapianti.
La fertilizzazione va progettata con due principali obiettivi: colmare le perdite annuali di humus e liberare una quantità di principi nutritivi che soddisfi i bisogni delle coltivazioni.
Perchè fertilizzare
In generale, nell'orto familiare, viene consigliato d'interrare il fertilizzante una sola volta all'anno, a fine inverno/inizio primavera, in occasione dei lavori preparatori del terreno in vista delle prime semine/trapianti.
La fertilizzazione va progettata con due principali obiettivi: colmare le perdite annuali di humus e liberare una quantità di principi nutritivi che soddisfi i bisogni delle coltivazioni.
Come fertilizzare
Letame maturo - resa in humus 35-50% - aggiungere 3-3,5 kg/mq per anno per aumentare le riserve in humus.
Compost domestico (ha una resa minore in humus rispetto al compost industriale perché è ottenuto da materiale spesso povero in lignina, essendo in esso prevalenti gli scarti di cucina e sfalci d'erba; la lignina invece la troviamo nel legno tritato, paglia, foglie secche). - resa in humus 20-25% - aggiungere 3-3,5 kg/mq per anno per aumentare le riserve in humus.
Compost industriale (derivante dalla raccolta differenziata dei rifiuti; in molte province viene messo gratuitamente a disposizione dei cittadini da parte delle aziende municipalizzate che gestiscono lo smaltimento rifiuti), - resa in humus 35-50% - aggiungere 1,5-1,7 kg/mq per anno per aumentare le riserve in humus.
Stallatico - resa in humus 35% - aggiungere 0,5-0,8 kg/mq per anno per aumentare le riserve in humus.
Erbaio da sovescio in fioritura - resa in humus 20% - aggiungere 0,5-0,8 1 erbaio all’anno mantiene le riserve in humus, difficile aumentarle.
Fonte: corso sulle tecniche di coltivazione di un orto familiare biologico al quale ho partecipato - tenuto da Luca Conte, agroecologo
Come fertilizzare
Letame maturo - resa in humus 35-50% - aggiungere 3-3,5 kg/mq per anno per aumentare le riserve in humus.
Compost domestico (ha una resa minore in humus rispetto al compost industriale perché è ottenuto da materiale spesso povero in lignina, essendo in esso prevalenti gli scarti di cucina e sfalci d'erba; la lignina invece la troviamo nel legno tritato, paglia, foglie secche). - resa in humus 20-25% - aggiungere 3-3,5 kg/mq per anno per aumentare le riserve in humus.
Compost industriale (derivante dalla raccolta differenziata dei rifiuti; in molte province viene messo gratuitamente a disposizione dei cittadini da parte delle aziende municipalizzate che gestiscono lo smaltimento rifiuti), - resa in humus 35-50% - aggiungere 1,5-1,7 kg/mq per anno per aumentare le riserve in humus.
Stallatico - resa in humus 35% - aggiungere 0,5-0,8 kg/mq per anno per aumentare le riserve in humus.
Erbaio da sovescio in fioritura - resa in humus 20% - aggiungere 0,5-0,8 1 erbaio all’anno mantiene le riserve in humus, difficile aumentarle.
Fonte: corso sulle tecniche di coltivazione di un orto familiare biologico al quale ho partecipato - tenuto da Luca Conte, agroecologo
Le aiuole rialzate (o aiuole permanenti)
Coltivare su aiuole rialzate è una soluzione molto pratica che permette di migliorare la qualità del terreno in termini di drenaggio, ricchezza e qualità del suolo o di altri requisiti importanti che potrebbero mancare naturalmente alla superficie che hai a disposizione.
Il terreno dove stai per piantare i tuoi ortaggi potrebbe infatti presentare crepe, compattamento o, al contrario essere troppo sabbioso e questo ovviamente comprometterebbe la percentuale di germogliazione se seminerai o la crescita delle piantine se trapianterai.
Costruire un’aiuola rialzata ti permetterà di creare uno strato di terra fertile da sovrapporre a quello originale senza dover lavorare il terreno per renderlo soffice.
Come costruire le aiuole
Per costruire i bordi dell’aiuola puoi scegliere qualsiasi cosa che possa trattenere la terra: assi di legno, mattoni, roccia, lamine flessibili o anche materiali di recupero (es. pallet). La quantità di materiale sarà variabile in relazione alla forma e lunghezza che desideri dare al tuo orto.
Io ho deciso di costruire le mie aiuole con assi di legno recuperate dello spessore di 3 cm e larghezza di 30 cm. Se sceglierai di utilizzare questa tecnica puoi fissarle tra di loro con delle viti per il legno ma ricordati di usare anche dei montanti da posizionare agli angoli dell’aiuola in modo da aumentare la stabilità della struttura, assicurandoti così che non crolli al momento della posa in opera della terra.
Il legno, sì sa, è un materiale sensibile all’acqua quindi la mia struttura non sarà eterna (anche perché ho deciso di non rivestire la superficie con impregnanti che potrebbero rilasciare sostanze nocive), ma sicuramente svolgerà la sua funzione per almeno 2-3 anni.
Quindi una volta montata la struttura non dovrai far altro che procurarti del buon terreno per riempirla (vedi note a lato), possibilmente privo di pesticidi o fertilizzanti chimici e cominciare la tua produzione, buon lavoro!
Capitoli precedenti:
Introduzione
Cosa, quanto e dove coltivare
Progettare con moduli di 30 cm
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